NEWS: This is “The end”

This is “The end”

Rossella O’Hara, nel buio della sua enorme casa, ormai dimora solitaria della sua infelicità, corre dietro al suo terzo marito Rhett Butler. Si è accorta di amarlo proprio nel momento in cui lui ha deciso di lasciarla per sempre. Lei chiede a lui che ne sarà di lei, che farà, lui dice: “Francamente, me ne infischio” e si allontana nella nebbia. Lei chiude la porta, con le spalle leggermente ingobbite cammina fino alle scale, dove piange tutte le sue lacrime, ma dopo un istante si rialza orgogliosa e dice “Tara, a casa, a casa mia. E troverò un modo per riconquistarlo. Dopotutto, domani è un altro giorno”.

Il finale, lo dice la parola stessa, rappresenta la conclusione di un percorso, di una storia, di un sogno che si è vissuto.

Quante arrabbiature si è preso il povero William Wyler perché non voleva concedere il noto “Happy End” alle sue opere, ma vi era costretto dai produttori perché il cinema doveva far sognare e non ricordare le brutture della vita!

Questo definisce anche le cinematografie stesse, la Storia, i cambiamenti del tempo e dello spazio in cui essi consumano le loro promesse.

Con queste citazioni siamo spiacenti, e delusi, di comunicarvi che il cinema Sidion chiude le porte. Anni di lotte per non togliere dei sogni a chi ama il cinema e soprattutto unico luogo di aggregazione e di cultura del paese. Volevamo continuare a farvi sognare, stupire e socializzare in un luogo storico che avrebbe festeggiato i suoi 50 anni nel 2024.

Un cinema è un inizio, è un ragazzo che impara un mestiere, e un padre che lo insegna a un figlio, e una famiglia che ti accoglie con un sorriso gentile e ti invita a prendere posto per uscire fuori dai soliti posti, dentro giorni che non potremo mai vivere, dentro vite che sono come le nostre ma che caspita, non ce n’eravamo resi conto.

La vita di chi lavora al cinema invece, è senza sosta, niente sabato né domenica, niente Natale né Pasqua, pochissimo tempo libero. Ma non è un problema quando ami il tuo lavoro.
Anche se il problema erano le sale vuote, la non eccellenza di alcuni titoli di film programmati, l'incertezza della crisi sanitaria e la concorrenza delle piattaforme digitali, noi non ci siamo mai arresi e siamo andati avanti nel nostro lavoro perchè senza cinema non c'è cultura e non c'è aggregazione...notti passate a commentare i film o a consigliare la scelta del film tra una risata e una discussione sulla trama.

Così il cinema Sidion oggi chiude, non per la crisi del cinema o la mancanza di pubblico, ma da proprietari che vogliono chiudere.
Potevamo stupirvi con effetti speciali, ma eravamo solo gestori e con 1/5 di proprietà non siamo riusciti a fermarli.
Il grande schermo ci ha insegnato che spesso il finale rimane aperto.

Grazie a chi ha riempito le nostre sale e i nostri cuori, a chi si è fermato a darci sostegno per andare avanti nella battaglia e a chi dopo la proiezione si è fermato a commentare per ore il finale del film.


La Famiglia di MICHELE Mastrogiacomo.

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This is “The end” Rossella O’Hara, nel buio della sua enorme casa, ormai dimora solitaria della sua infelicità, corre dietro al suo terzo marito Rhett Butler. Si è accorta di am..

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